Sorry for the inconvenience

Le mirabolanti avventure di Baltazar, il supereroe afasico, e del suo assistente rag.Calderi, nella lotta contro il terribile Proteus nell'Abisso della Pivka, con l'aiuto del simpatico Salmonellosi e di tanti altri incredibili amici, non verranno purtroppo trattate su questo blog a causa di un'agitazione sindacale.

8.11.06

QUESTIONE DI PENE


S_ _ _ _ M

Il gioco è fin troppo facile, bastano due tentativi per indovinare.
Noi, il "nostro", l'abbiamo ammazzato; però l'abbiamo fatto all'italiana, in modo irregolare e misterioso. Loro, invece, lo fanno alla babilonese, cioè con intrighi di potere e cavilli legali, e non è neppure escluso che un cavillo babilonese possa risolvere la questione con un nulla di fatto.
Ma se davvero vogliono che questa condanna sia eseguita, che lo facciano bene, di fronte a tutti, dichiarando la loro scelta e mostrandone al mondo gli effetti.
L'impiccagione ha una caratteristica che la distingue da tutte le altre esecuzioni capitali: la possono vedere tutti. Non ha senso impiccare qualcuno di nascosto. Lo si impicca in piazza, perché tutti vedano e imparino a "conoscere il nodo".
Ricordo bene il momento in cui è stata abbattuta la statua di Saddam, un momento che doveva simboleggiare la fine della guerra; l'ho visto, forse per la prima volta, in diretta via Internet.
Ci sono voluti svariati anni, quasi 35, per buttare giù quella statua; ne sono bastati 3 per preparargliene un'altra. Quella nuova è un po' diversa esteticamente, con un cappio e un patibolo, ma il significato - celebrativo e martirizzante - è esattamente lo stesso. Non servono le idi di Marzo o Sant'Elena per fare di un dittatore un eroe.
Per questo, ma non solo per questo, teniamo giù le mani da Saddam.

2.11.06

BUON GIORNO, MORTI

Non so perché ma ho la sensazione che qualcuno tenda un po' a dimenticarselo: il giorno dei morti è OGGI!!!
Oggi, maledizione, non ieri.

Per festeggiare vi propongo questo lieto video, che non c'entra un cazzo ma piace ai giovani.

25.10.06

DOLORES DO CURAçAO

Ieri riflettevo su due temi abbastanza importanti: uno è l'inconcepibilità del concepimento (congratulazioni comunque a chi ha concepito di concepire), l'altro è la Fiesta.
In particolare mi sono concentrato sul secondo.
Proprio ieri infatti, assaggiando dopo diverso tempo l'ottima merendina della Ferrero, mi sono reso conto della vera causa della perdizione di noi gggiovani e della nostra dedizione all'alcool. Un'intera generazione conquistata al fantastico mondo dei superalcolici e della tossicodipendenza da un semplice snack confezionato.
Ma a chi può mai essere venuta in mente l'idea di una merendina per bambini imbevuta di curaçao??? Evidentemente un genio o un folle, o entrambe le cose...

Già che ci sono segnalo alcuni interessanti appuntamenti per i prossimi giorni. Se seguite i miei consigli, potreste avere la fortuna di incontrarmi in molte di queste situazioni.
Giovedì: inaugurazione del Salone del Gusto a Torino.
Giovedì sera: concerto di Francesco De Gregori all'Alcatraz di Milano.
Venerdì sera: capodanno celtico al Castello Sforzesco di Milano con esibizione di Davide Van de Sfroos e altri artisti.
Venerdì notte: la Notte dei Pubblivori al cinema Superstudiopiù di Milano.
Sabato: partitissima di serie B Albinoleffe-Napoli!

19.10.06

NON (EC)CITATEVI...

...il blog non è ancora tornato.
In attesa che mi passi il bloGGo dello scrittore, vi segnalo però una notizia diciamo così "interessante":
QUESTA

In parole povere, d'ora in poi (se passa la nuova Finanziaria) non sarà più possibile per nessuno citare in tutto o in parte un articolo giornalistico di qualunque genere, neppure citando la fonte, senza pagare una quota all'editore. Mica male eh?
(Fonte: ..non la posso dire per non sborsare...)

18.10.06

SONO USSITE LE PILE!


Mi si è bloGGato il blog.
Le trasmissioni riprenderanno al più presto possibile, nel frattempo godetevi un po' di intervallo.

13.10.06

NON SA PIU' NULLA, E' ALTO SULLE ALI

Delle volte, attraversando la città, ti venisse voglia di andare via...
Ma certo che ti viene. Muovendo uno dopo l'altro dei passi monotoni e regolari, non puoi fare a meno di attribuirti una meta, segnarti un percorso per dimenticare l'insensatezza di ciò che stai facendo. E se mentre prosegui quella tua camminata che sembra più una corsa spezzata qualche passante ti colpisce su una spalla, ti riesce più facile continuare, andare avanti per la tua strada borbottando qualcosa di nascosto, che non girarti a guardare, alzare gli occhi dal marciapiede; perché lo sguardo è basso, concentrato sull'asfalto che i tuoi piedi mangiano a passo di danza, e il passare dal tempo è scandito soltanto dalle lancette di quell'orologio che ogni tanto scruti nervosamente, scostando la manica.
Non puoi fermarti, non puoi sostenere lo sguardo di chi come te sta cercando il modo più facile per non ricordare. Non puoi e non vuoi. Hai da raggiungere l'obiettivo che ti sei prefissato, la giustificazione che ti sei dato per uscire in strada.
Ma delle volte, attraversando la città, ti venisse voglia di andare via, devi alzare gli occhi e guardare. Guarda questi tuoi simili che ormai senti come completamente estranei, perché non hanno più nulla in comune con te, se non appunto la paura del contatto e del ricordo. Guarda le automobili che corrono incessantemente, i cartelloni pubblicitari che si susseguono e cambiano sovrapponendosi in un vortice di colori, senza che nulla accada, senza che ci possa essere una sola speranza, qualcosa da temere o per cui pregare. Guarda e finalmente ricorda, non ti sottrarre più alla memoria. Ricorda che in realtà non c'è niente che tu debba fare, perché la motivazione che hai trovato per immergerti nella folla è soltanto una banale scusa; ricorda la tua paura e il tuo bisogno della strada, ricorda il tuo stupore e la tua vergogna nell'essere immerso in un mondo che non ti può più dare nulla, a cui nulla puoi dare tu stesso.
Di fronte a queste città ormai incollate l'una all'altra senza soluzione di continuità, di fronte a questa successione ininterrotta di case, palazzi e fabbricati, costruzioni, edifici, capannoni, e caseggiati e portoni, e distributori di benzina e negozi di giocattoli, e insegne, fermate, e cassonetti della spazzatura, di fronte a questi zingari che ti chiedono petulanti un'elemosina, a questi operai che per l'ennesima volta distruggono e ricostruiscono la stessa strada, e ancora e ancora, di fronte a tutto questo, non ti senti fuori posto? Non ti viene voglia di andare via?
Ora, se ti fermi un attimo e ti guardi attorno, lo senti con chiarezza: non ha più senso per te stare qui, come forse non ne ha per nessuno. Non ha più senso andare avanti, seguendo una fila di lampioni che non potrà mai finire, né tornare indietro, tornare poi dove? Non resti altro che tu. Tutto quello che ti circonda ormai non vale più niente: è una sterminata metropoli inutile e vuota di cui non ti interessano più le miserie né gli splendori, è un immenso carcere in cui tutti si muovono incessantemente come animali in gabbia, senza ragioni che non siano fittizie e costruite. Nulla più ti commuove, né i monumenti storici né i cartelli di divieto di sosta né i viali alberati né i barboni che dormono per strada, né la vita né la morte né nulla di tutto quello che vedi; hai già spiegato le ali, sei pronto a volare, a scivolare invisibile per le strade che si succedono, si intrecciano, si incrociano e non finiscono mai, fra la gente che tu non vedi e non senti, immobile, imperturbabile.
Indifferente a tutto ciò che ti sta attorno. Come un angelo.
L'angelo grigio del camminare.

(1999)

12.10.06

IL DISPIACERMI DI NON BASTARE

Finalmente la simpatica piattaforma Blogger mi dà la possibilità, forse, di postare.
Ne approfitto per vestire ancora una volta i panni del talent scout e segnalarvi un promettente artista della scena jazz bustocca (non è uno scherzo). Si chiama Davide Speranza, meglio noto (a noi) come Tony Bindella, ed è uno staordinario armonicista, oltre che un polistrumentista in grado di suonare e far suonare qualunque cosa, oltre che probabilmente un alcolizzato.
Dal suo sito si può scaricare l'intero album "Ready to live".
Però due cose voglio dire a Davide:
1) Potresti anche mettere una foto scaricabile sul sito, e che cazzo!
2) La prossima volta i soldi li voglio in biglietti da piccolo taglio.
E ora Radio Lontra con la musica della settimana.

Offlaga Disco Pax, "Enver" (Socialismo tascabile)
Red Hot Chili Peppers, "Tearjerker" (One hot minute)
DJ Krush, "Final home" (Zen)
Davide Speranza, "Amazing grace" (Ready to live)
Pino Daniele, "Nun ce sta piacere" (Vai mo')
R.E.M., "Find the river" (Automatic for the people)
Fabrizio De André, "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers" (Vol.1)
Beck, "Nausea" (The information) ---- sì ma che delusione sto disco... :-(
Fabri Fibra, "Voglio farti un regalo" (Mr.Simpatia)
Autore anonimo, "Osteria numero mille"