QUESTIONE DI PENE
S_ _ _ _ M
Il gioco è fin troppo facile, bastano due tentativi per indovinare.
Noi, il "nostro", l'abbiamo ammazzato; però l'abbiamo fatto all'italiana, in modo irregolare e misterioso. Loro, invece, lo fanno alla babilonese, cioè con intrighi di potere e cavilli legali, e non è neppure escluso che un cavillo babilonese possa risolvere la questione con un nulla di fatto.
Ma se davvero vogliono che questa condanna sia eseguita, che lo facciano bene, di fronte a tutti, dichiarando la loro scelta e mostrandone al mondo gli effetti.
L'impiccagione ha una caratteristica che la distingue da tutte le altre esecuzioni capitali: la possono vedere tutti. Non ha senso impiccare qualcuno di nascosto. Lo si impicca in piazza, perché tutti vedano e imparino a "conoscere il nodo".
Ricordo bene il momento in cui è stata abbattuta la statua di Saddam, un momento che doveva simboleggiare la fine della guerra; l'ho visto, forse per la prima volta, in diretta via Internet.
Ci sono voluti svariati anni, quasi 35, per buttare giù quella statua; ne sono bastati 3 per preparargliene un'altra. Quella nuova è un po' diversa esteticamente, con un cappio e un patibolo, ma il significato - celebrativo e martirizzante - è esattamente lo stesso. Non servono le idi di Marzo o Sant'Elena per fare di un dittatore un eroe.
Per questo, ma non solo per questo, teniamo giù le mani da Saddam.