Sorry for the inconvenience

Le mirabolanti avventure di Baltazar, il supereroe afasico, e del suo assistente rag.Calderi, nella lotta contro il terribile Proteus nell'Abisso della Pivka, con l'aiuto del simpatico Salmonellosi e di tanti altri incredibili amici, non verranno purtroppo trattate su questo blog a causa di un'agitazione sindacale.

25.10.06

DOLORES DO CURAçAO

Ieri riflettevo su due temi abbastanza importanti: uno è l'inconcepibilità del concepimento (congratulazioni comunque a chi ha concepito di concepire), l'altro è la Fiesta.
In particolare mi sono concentrato sul secondo.
Proprio ieri infatti, assaggiando dopo diverso tempo l'ottima merendina della Ferrero, mi sono reso conto della vera causa della perdizione di noi gggiovani e della nostra dedizione all'alcool. Un'intera generazione conquistata al fantastico mondo dei superalcolici e della tossicodipendenza da un semplice snack confezionato.
Ma a chi può mai essere venuta in mente l'idea di una merendina per bambini imbevuta di curaçao??? Evidentemente un genio o un folle, o entrambe le cose...

Già che ci sono segnalo alcuni interessanti appuntamenti per i prossimi giorni. Se seguite i miei consigli, potreste avere la fortuna di incontrarmi in molte di queste situazioni.
Giovedì: inaugurazione del Salone del Gusto a Torino.
Giovedì sera: concerto di Francesco De Gregori all'Alcatraz di Milano.
Venerdì sera: capodanno celtico al Castello Sforzesco di Milano con esibizione di Davide Van de Sfroos e altri artisti.
Venerdì notte: la Notte dei Pubblivori al cinema Superstudiopiù di Milano.
Sabato: partitissima di serie B Albinoleffe-Napoli!

19.10.06

NON (EC)CITATEVI...

...il blog non è ancora tornato.
In attesa che mi passi il bloGGo dello scrittore, vi segnalo però una notizia diciamo così "interessante":
QUESTA

In parole povere, d'ora in poi (se passa la nuova Finanziaria) non sarà più possibile per nessuno citare in tutto o in parte un articolo giornalistico di qualunque genere, neppure citando la fonte, senza pagare una quota all'editore. Mica male eh?
(Fonte: ..non la posso dire per non sborsare...)

18.10.06

SONO USSITE LE PILE!


Mi si è bloGGato il blog.
Le trasmissioni riprenderanno al più presto possibile, nel frattempo godetevi un po' di intervallo.

13.10.06

NON SA PIU' NULLA, E' ALTO SULLE ALI

Delle volte, attraversando la città, ti venisse voglia di andare via...
Ma certo che ti viene. Muovendo uno dopo l'altro dei passi monotoni e regolari, non puoi fare a meno di attribuirti una meta, segnarti un percorso per dimenticare l'insensatezza di ciò che stai facendo. E se mentre prosegui quella tua camminata che sembra più una corsa spezzata qualche passante ti colpisce su una spalla, ti riesce più facile continuare, andare avanti per la tua strada borbottando qualcosa di nascosto, che non girarti a guardare, alzare gli occhi dal marciapiede; perché lo sguardo è basso, concentrato sull'asfalto che i tuoi piedi mangiano a passo di danza, e il passare dal tempo è scandito soltanto dalle lancette di quell'orologio che ogni tanto scruti nervosamente, scostando la manica.
Non puoi fermarti, non puoi sostenere lo sguardo di chi come te sta cercando il modo più facile per non ricordare. Non puoi e non vuoi. Hai da raggiungere l'obiettivo che ti sei prefissato, la giustificazione che ti sei dato per uscire in strada.
Ma delle volte, attraversando la città, ti venisse voglia di andare via, devi alzare gli occhi e guardare. Guarda questi tuoi simili che ormai senti come completamente estranei, perché non hanno più nulla in comune con te, se non appunto la paura del contatto e del ricordo. Guarda le automobili che corrono incessantemente, i cartelloni pubblicitari che si susseguono e cambiano sovrapponendosi in un vortice di colori, senza che nulla accada, senza che ci possa essere una sola speranza, qualcosa da temere o per cui pregare. Guarda e finalmente ricorda, non ti sottrarre più alla memoria. Ricorda che in realtà non c'è niente che tu debba fare, perché la motivazione che hai trovato per immergerti nella folla è soltanto una banale scusa; ricorda la tua paura e il tuo bisogno della strada, ricorda il tuo stupore e la tua vergogna nell'essere immerso in un mondo che non ti può più dare nulla, a cui nulla puoi dare tu stesso.
Di fronte a queste città ormai incollate l'una all'altra senza soluzione di continuità, di fronte a questa successione ininterrotta di case, palazzi e fabbricati, costruzioni, edifici, capannoni, e caseggiati e portoni, e distributori di benzina e negozi di giocattoli, e insegne, fermate, e cassonetti della spazzatura, di fronte a questi zingari che ti chiedono petulanti un'elemosina, a questi operai che per l'ennesima volta distruggono e ricostruiscono la stessa strada, e ancora e ancora, di fronte a tutto questo, non ti senti fuori posto? Non ti viene voglia di andare via?
Ora, se ti fermi un attimo e ti guardi attorno, lo senti con chiarezza: non ha più senso per te stare qui, come forse non ne ha per nessuno. Non ha più senso andare avanti, seguendo una fila di lampioni che non potrà mai finire, né tornare indietro, tornare poi dove? Non resti altro che tu. Tutto quello che ti circonda ormai non vale più niente: è una sterminata metropoli inutile e vuota di cui non ti interessano più le miserie né gli splendori, è un immenso carcere in cui tutti si muovono incessantemente come animali in gabbia, senza ragioni che non siano fittizie e costruite. Nulla più ti commuove, né i monumenti storici né i cartelli di divieto di sosta né i viali alberati né i barboni che dormono per strada, né la vita né la morte né nulla di tutto quello che vedi; hai già spiegato le ali, sei pronto a volare, a scivolare invisibile per le strade che si succedono, si intrecciano, si incrociano e non finiscono mai, fra la gente che tu non vedi e non senti, immobile, imperturbabile.
Indifferente a tutto ciò che ti sta attorno. Come un angelo.
L'angelo grigio del camminare.

(1999)

12.10.06

IL DISPIACERMI DI NON BASTARE

Finalmente la simpatica piattaforma Blogger mi dà la possibilità, forse, di postare.
Ne approfitto per vestire ancora una volta i panni del talent scout e segnalarvi un promettente artista della scena jazz bustocca (non è uno scherzo). Si chiama Davide Speranza, meglio noto (a noi) come Tony Bindella, ed è uno staordinario armonicista, oltre che un polistrumentista in grado di suonare e far suonare qualunque cosa, oltre che probabilmente un alcolizzato.
Dal suo sito si può scaricare l'intero album "Ready to live".
Però due cose voglio dire a Davide:
1) Potresti anche mettere una foto scaricabile sul sito, e che cazzo!
2) La prossima volta i soldi li voglio in biglietti da piccolo taglio.
E ora Radio Lontra con la musica della settimana.

Offlaga Disco Pax, "Enver" (Socialismo tascabile)
Red Hot Chili Peppers, "Tearjerker" (One hot minute)
DJ Krush, "Final home" (Zen)
Davide Speranza, "Amazing grace" (Ready to live)
Pino Daniele, "Nun ce sta piacere" (Vai mo')
R.E.M., "Find the river" (Automatic for the people)
Fabrizio De André, "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers" (Vol.1)
Beck, "Nausea" (The information) ---- sì ma che delusione sto disco... :-(
Fabri Fibra, "Voglio farti un regalo" (Mr.Simpatia)
Autore anonimo, "Osteria numero mille"

11.10.06

VACANZE ASBURGICHE

Avete mai pensato di passare un weekend in Austria? Se sì vi consiglio lo Schlosshotel Igls: ecco l'estratto (vero) di una mail di risposta inviata a una cliente.

Gentile Signora ***** !

Grazie molto effettivamente per il vostro gentile e-mail. Ci dilettiamo per sentirsi che siete interessati nel nostro SCHLOSSHOTEL IGLS per passare la vostra festa. Purtroppo, non possiamo riservare una stanza il 7 avrile voi, perché l'hotel non è chiuso dal 20 marzo fino a che il 2 mayo - è il nostro tempo annuale della chiusura, per migliorare la qualità della comodità per i nostri ospiti. Saremmo molto felici se potete al rimandare la vostra festa.
Stiamo rimanendo a vostra disposizione completa per nuovo informazione che potreste avere bisogno di, noi rimaniamo i nostri cordiali saluti,
Relais & Chateaux
SCHLOSSHOTEL IGLS

Hans Setka
Capo di recepzione
SCHLOSS HOTEL

I nostri prezzi s´intendono per persona al giorno in Euro (...) La riduzione per un bambino anziano degli undici ano è 50%.


(il seguito alla prossima puntata)

10.10.06

L'ATOMICA COREANA

"S'è levata dai deserti in Mongolia Occidentale
una nuvola di morte, una nuvola spettrale
che va, e va, e va..."
(F.Guccini, L'atomica cinese)





(foto dal blog caroleader.splinder.com)

9.10.06

IL RITORNO DEL G.T.


E' stata una giornata da ricordare per tutti i presenti, anche se non tutti potranno ricordarsela.
Ancora una volta il Crotto da Gusto ci ha ospitato (in 35... record assoluto, direi) con la solita cortesia e pazienza, e per di più esponendo bene in vista all'ingresso la classifica stampata direttamente dal nostro sito!
Quale modo migliore per festeggiare la rinascita delle Locuste e l'acquisto del dominio locuste.org?
E' vero, c'è da registrare un piccolo aumento di prezzo - da 20 a 22 euro - ma a ripagarlo ampiamente c'è la sorpresa della giornata: i fantastici pizzoccheri della Giulia, da sommare al solito armamentario di affettati, cotechino, coniglio, brasato, insalata, formaggi, crostata e naturalmente alla mai abbastanza lodata polenta onscia (un applauso).
Insomma non so che dire di più, se non che purtroppo qualcuno si è dovuto amaramente pentire di aver sfidato la potenza delle Locuste a suon di G.T. del corposo vino locale. Ma d'altronde, le vittime lasciate anche questa volta sul terreno devono essere orgogliose di aver dato la loro vita (o gran parte di essa) per una causa più grande.

p.s. Vorrei spendere una parola anche sull'impresa compiuta da un magico Napoli che, costretto in dieci uomini, riesce ad avere la meglio sull'imbattibile Rimini con un capolavoro del folletto De Zerbi. Ma non lo faccio per mancanza di spazio.

7.10.06

BELLA

E va bene, non ho postato oggi.. chi mi conosce sa che c'è una giustificazione più che valida!!
Ma voglio comunque lasciarvi con un appuntamento imperdibile per la settimana a venire:
martedì 11 ottobre all'Alcatraz c'è il concerto di Fabri Fibra!!!
Ho detto tutto...

6.10.06

ZAPPING

- Valerij, svegliati. E' tardi. -
Gli occhi che si aprono con fatica. La luce bianca che preannuncia l'immobilità del cielo. Il freddo che sembra penetrare dalla finestra chiusa. E' tardi: per la colazione, per la metropolitana, per la scuola. Sempre troppo poco il tempo, troppe le cose da fare; o viceversa.
All'orizzonte non si intravede nulla, soltanto fumo impalpabile e qualche macchia verde di arbusti che spezzano il biancore della neve. Nel silenzio irreale i soldati si scambiano pacche sulla spalla e sorrisi per dimenticare il freddo; qualcuno attinge a una bottiglia di vodka, nell'indifferenza generale. Uno guarda il carro armato e immagina le sue lamiere verdi in fiamme, e immagina di riscaldarsi a quel fuoco.
Il vino scorre, ma non a fiumi. Alberto beve lentamente dal suo bicchiere di Primitivo e una macchia rossa sulla tovaglia denuncia l'imperizia del sommelier. La mano di Alberto si apre e i dadi ricadono sul tavolo.
- Eh va be'! Allora non si può giocare.. - risuona subito una voce nell'aria.
- Ma che culo.. - sussurra un altro dalla parte opposta del tavolo.

La vita è un gioco, mischiam le carte
Ride chi vince, chi perde piange…


Una radio riporta cattive notizie dal fronte. Nessuno parla, tutti stanno ad ascoltare e guardano negli occhi i pochi compagni rimasti, chiedendosi chi sarà il prossimo a morire. Ma nulla ancora dimostra la verità delle parole gettate al vento, non una sola macchia di sangue arrossa la neve. Che non è un manto, né una coltre, né una distesa, ma solo un ammasso alla rinfusa di bianco e grigio, orme di scarponi militari e lamiera, grasso e olio, e legna avvizzita.
Sergej Ignatievich suona il clacson e impreca. Mentre sorpassava a destra una vecchia Volkswagen, la macchina davanti alla sua ha avuto la stessa idea. Ed ora Sergej può solo frugare nervoso nel ta-schino della sua giacca ormai lisa da professionista, alla ricerca dell'orologio. Prima di aggiustarsi il nodo della cravatta "Giorgio Colombari".
Scambiati i rituali commenti sul sei e sul due, si aspetta la prossima mossa.
- Dovremmo fare più attenzione alla storia. -
- La storia? Che c'entra adesso la storia? - si stupisce Alberto tra un sorso di vino e l'altro.
- La storia che stiamo raccontando. -
Corrono i dadi sul tavolo (che non è verde), senza fare rumore. Se tutti sanno stare al proprio posto, ogni cosa si può fare senza disturbare. E non esiste un problema che non abbia una soluzione.

…ma la partita è solo una
nella vita ci vuole fortuna, una rivincita non ci sarà.

Non dura molto. D'improvviso un carrarmato squarcia l'orizzonte, e non si fa in tempo a pensarci che è già arrivato, con una velocità che non ti aspetteresti mai; dalla vicina Jacuzia è partito l'attacco finale.
I soldati dell'armata blu sono dappertutto, cingono d'assedio l'ultimo fortino, circondano i mezzi pesanti, li fanno a pezzi. Qualcuno si arrende alzando le braccia, qualcun altro non può più farlo. E finalmente, alto e scoppiettante, il fuoco, a riscaldare l'aria gelida della Kamchatka conquistata.
Valerij Ignatievich si fa sballottare dalla metropolitana tra Dmitrovskaya e Savelovskaya. Suo padre Sergej, sigaretta fra le dita, ride raccontando ai colleghi di una certa Svetlana che fa dei pompini da favola.
Svetlana sta nel suo appartamento, fermata Nagatinskaya. Una baracca di due stanze, ma in una c'è un televisore 15 pollici a colori. E la televisione lascia passare tutto ciò che può passare, lascia en-trare ogni cosa nell'appartamento mentre Svetlana fa zapping tra i canali.
Frammentazione del segno. Frammentazione del sogno.
Alberto temporeggia un po' con i dadi in mano; la bottiglia di vino sta finendo e la prossima carta potrebbe decidere la partita. Un quadro alla parete segna le 23:30. Gli altri giocatori lo guardano innervositi. Alberto pensa confusamente che è tardi, come sempre è tardi, come lo era stamattina.
Sono le 23:31: è ora di tirare i dadi. Prossimo obiettivo, la conquista dell'Asia.
E la notte è scesa sulla Kamchatka. Ancora una volta ci si stupisce della rapidità del tramonto: il sole si pavoneggia ogni sera per due ore, ma il momento del trapasso oltre l'orizzonte è sempre uno solo, e così fulmineo che spesso non si fa in tempo a vederlo.
Ora non si vedono più le installazioni distrutte, i nuovi accampamenti dell'armata vincitrice, le macerie e il cadavere della neve squarciata dalla battaglia. Non si vede più il fumo nero, riassorbito dal buio della notte, e tutto sembra tranquillo come lo è sempre stato. Come tutte le cose, anche questa passerà; come tutte le guerre, anche questa non lascerà segni, e domani sarà solo un ricordo lontano.

(2003)

5.10.06

INTEGRALISTI BUCURESTI


Per qualche motivo ignoto ho perso la lista della musica di questa settimana: ho ripescato qualcosa qua e là, ma manca sicuramente il meglio.
Per farmi perdonare vi regalo (qui sopra) un impareggiabile esempio delle nuove frontiere dell'informazione.

CCCP, "Huligani dangereux" (Enjoy CCCP)
Pearl Jam, "Last Kiss" (Lost dogs)
Four Tet, "Sleep, eat food, have visions" (Everything Ecstatic)
Francesco De Gregori, "Capo d'Africa" (Viva l'Italia)
Massive Attack, "False flags" (Collected)
Porcupine Tree, "Arriving somewhere but not here" (Deadwing)
Coldcut, "Autumn leaves"
Tricky, "Ponderosa" (Maxinquaye)
Elio e le Storie Tese, "Born to be Abramo" (Del meglio del nostro meglio vol.1)
Subtle, "F.K.O."

4.10.06

BUONA GIORNATA


Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca
Il mattino ha l'oro in bocca

3.10.06

I COWBOYS DI SATANA

Visto che ultimamente scarseggiano le immagini interessanti, ripropongo questi spettacolari fumetti che ho scovato in rete e poi ritrovato nel mio archivio.
Purtroppo non sono in grado di stabilire chi sia l'autore e vi sconsiglio anche di cercarlo, a meno che non siate appassionati di bestemmie.

2.10.06

ANTICHI GALLI

Metti una sera a cena (per fortuna offerta) all'Antica Trattoria del Gallo di Gaggiano, o per meglio dire nella piccola frazione di Vigano Certosino: posticino niente male, segnalato non a caso anche dalla Bibbia della Slow Food, e verdetto nel complesso positivo.
Si spende parecchio (40-45 euro) ma il ristorante vorrebbe essere di fascia medio-alta, e proprio questo è il problema: troppo rustico per essere un locale di lusso, troppo pretenzioso per sembrare un'osteria, alla fine rimane in bilico tra le due cose.
Comunque la location è notevole - d'estate c'è anche un pergolato con i tavolini all'aperto - e il cibo non da meno, anche se non facile da digerire. C'è un menu degustazione che è quello più semplice e immediato: cotechino con lenticchie, ravioli al burro, pollo alla diavola (la specialità della casa, in realtà un po' troppo asciutto per i miei gusti) e torta alle pere con cioccolato. Gli altri piatti sono decisamente più elaborati e si avvicinano più al genere nouvelle cuisine.
Per gli amanti del vino è un posto che non si può assolutamente perdere: lista con decine di pagine (non sto scherzando), si mangia circondati da bottiglie, anche pregiate, alle pareti.
La solita recensione completa per chi vuole saperne di più.