IL CIBO DEGLI DEI

Non ho nuovi ristoranti da recensire (per fortuna del mio portafogli) e allora il pensiero corre inevitabilmente al mito della nostra generazione, la meta principe di ogni gita gastronomica, il
locale che da tempo immemorabile staziona ai vertici di tutte le classifiche di rendimento e che negli anni ha soddisfatto ogni possibile palato.
Sto parlando, ovviamente, del Crotto da Gusto.
E il mio pensiero ci corre, al Crotto, anche perché finalmente sabato 7 ottobre - tra meno di due settimane - sarà tempo di una nuova adunata, per la quale sono già stati reclutati ospiti (detti anche "carne da macello") a livelli record.
Nel frattempo, che posso dire? Il Crotto di Gusto è sì sede di mangiate pantagrueliche e di bevute micidiali - colpa del vino che scorre a fiumi e della bottiglia di grappa finale - ma non ha nulla da invidiare alla più alta cucina dal punto di vista della qualità.
La teglia di polenta onscia che vedete nella foto sfugge a ogni definizione e merita soltanto di essere ammirata in silenzio e con la massima devozione. Ad accompagnarla, piatti di analogo spessore: cotechino, cacciagione, tagliatelle, formaggi e naturalmente la temutissima crostata finale, un'epica prova da superare a qualsiasi costo.
Parlando di costo, chiudo con una postilla mai abbastanza sottolineata: il prezzo di questo pranzo epocale è di 20 euro tutto compreso.
Non trovo le parole per continuare: leggetevi la recensione completa e riflettete su quello che finora vi siete persi.
2 Comments:
Ma che razza di digestivo usano i serpenti? E soprattuto, come dev'essere andare in bagno dopo un pasto del genere?
Non ho ben capito se ti riferisci al serpente o alla polenta, in entrambi i casi comunque non è facile digerire...
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